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Il Tamburo Parlante - Stanza 1 - La costa orientale africana

Stanza 1 - la costa orientale africana

La costa orientale del continente si affaccia sull'Oceano indiano, con lunghe e basse distese sabbiose. Al largo la barriera corallina è punteggiata da numerose isole le più famose delle quali sono Zanzibar, Pemba e Mafia. Il clima dell'intera regione gode di temperature mitigate e costanti e di abbondanti precipitazioni regolate dal regime di venti che prende il nome di monsoni. Con fragili imbarcazioni di legno, cucito con fibre di palma, gli antichi navigatori indiani, indonesiani, persiani e arabi, raggiunsero la costa a partire dal primo millennio A. C. sospinti dai venti monsonici. Gli intensi scambi di merci e tecniche, di piante e di animali domestici hanno reso la regione costiera assai differente dal resto del continente, perché elementi della tradizione africana si sono mescolati a quelli delle civiltà asiatiche.Nelle fertili ed umide pianure litoranee si sono espansi, provenienti dalle regioni dello Zambesi, i popoli bantu che utilizzavano l'agricoltura "taglia e brucia", resa possibile dall'uso di strumenti di ferro. Nella regione costiera, oltre alla palma da cocco, troviamo piante coltivate d'origine asiatica come gli alberi di manghi, banani, chiodi di garofano, noce moscata, cannella e colture di riso e canna da zucchero. A queste si mescolano le coltivazioni di patate, manioca, tabacco e mais di origine americana cioè di più recente introduzione.